Salve, ho un’impresa nella riviera romagnola, in pratica gestisco uno stabilimento balneare che lavora naturalmente solo nel periodo estivo per quattro mesi l’anno, e nel resto dei messi invernali non ho altra occupazione. L’INPS mi chiede di pagare i contributi per tutto l’anno contestandomi che a suo tempo è stata emanata una circolare loro, se non erro la n. 147 del 2-11-2004, è giusto tutto questo? ma come posso pagare se per otto mesi non incasso?
Come hai ben rilevato Tu stesso l’Inps ha rivisto i criteri per l’assicurazione dei lavoratori autonomi che svolgono attività stagionali e con la circolare 2 novembre 2004 n. 147 nella quale ha stabilito quando questi devono essere obbligatoriamente iscritti alla gestione previdenziale dei lavoratori autonomi per tutto l’anno. Purtroppo Ti confermo che anche se l’attività ha carattere stagionale come la tua, secondo L’inps la stessa comporta un’organizzazione tale da richiedere, in astratto l’impegno lavorativo per tutto l’anno, in tal senso inteso com in attività accessorie o funzionali, quali l’aggiornamento formativo, attività di promozione e pubblicità in vista della stagione, la manutenzione e quant’altro si rendesse necessario per l’azienda. Pertanto, non svolgendo Tu altra attività lavorativa dovrai rimanere iscritto, con obbligo contributivo per l’intero anno, nella gestione dei commercianti. Si tratta di un’interpretazione estensiva dell’Ente previdenziale che mette nel calderone un pò tutti quelli che fanno il tuo lavoro, generalizzando e così penalizzando di fatto situazioni in cui il reddito non è nelle aspettative o in caso di stagioni particolarmente disgraziate. Giusta o sbagliata che sia la circolare è stata a suo tempo emanata anche per permettere materialmente la maturazione del diritto alle prestazioni pensionistiche per chi lavora esclusiuvamente nella Tua modalità, cosa problematica frazionando i mesi di iscrizione: ed in effetti non credo che si possano maturare ratei di pensione “stagionale”.