Dopo la separazione, nel corso della quale l’INPS pagava direttamente l’assegno di mantenimento a mia moglie addebitandolo sulla mia pensione. In sede di divorzio l’assegno è stato revocato. Sono però alcuni mesi che mi viene fatta lo stesso la trattenuta. Come faccio far rispettare la sentenza?

Il problema è squisitamente amministrativo. Quando è in corso il versamento diretto periodico dell’assegno in favore del coniuge separato da parte del terzo erogatore di stipendio o pensione (datore di lavoro, Inps ecc.), dopo una sentenza o altro provvedimento che conduce alla riduzione o alla revoca dell’assegno di mantenimento, o quando non è più previsto il pagamento diretto, occorre attivarsi subito per evitare sorprese. Il terzo pagatore, per il solo fatto che sia intervenuto un provvedimento giudiziale, non ha notizia automatica della variazione. E’ sufficiente comunicare al terzo, tramite il proprio avvocato, la modificazione (di importo o revoca dell’assegno) o la sopravvenuta mancanza del titolo a pagare (es. segue sentenza di divorzio che fissa l’assegno divorzile e non prevede di regola alcun versamento diretto). Si dovrà quindi inviare al terzo via PEC la copia conforma all’originale (duplicato informatico o copia autenticata) del provvedimento che incide sull’obbligo di pagamento, invitandolo a regolarsi di conseguenza. Nel caso di terzi datori di lavoro privati i tempi di reazione sono mediamente più celeri e il pagamento diretto viene interrotto o modificato entro il primo stipendio utile. Diversamente, quando si ha a che fare con Enti, in particolare nel caso dell’Inps, occorre comunicare con la Direzione Provinciale competente ed in diversi casi c’è una latenza media di due mensilità (che in pratica occorrerà recuperare dalla controparte a cui il pagamento continuerà ad essere erogato).  Nel caso in cui il terzo, nonostante la suddetta comunicazione, continuasse a versare allo stesso modo, il rimedio estremo sarà quello del ricorso al Giudice affinché emani un ordine a questi indirizzato ad adeguarsi al provvedimento di modifica comunicato, condannandolo alle spese del procedimento.