Mia nonna ha fatto ricorso contro il diniego dell’accompagnamento da parte dell’INPS, purtroppo è deceduta prima  della visita medico legale disposta dal Giudice , cosa possiamo fare noi eredi?

Dal 2012 per fare ricorso contro le valutazioni negative dell’Inps il richiedente deve attivare tramite avvocato la procedura ex art. 445 bis cpc per accertamento tecnico preventivo. Il procedimento accerta la presenza del requisito sanitario per ottenere l’indennità di accompagnamento. In casi dubbi è consigliabile incaricare, a spese proprie, anche un medico specialista di fiducia (detto CTP) che partecipi nell’interesse del malato alle operazioni di perizia. Il CTP è facoltativo e, in casi nei quali la documentazione prodotta sia molto significativa, rappresenta un onere inutile. La competenza spetta al Tribunale in funzione di Giudice del Lavoro individuato sulla base della residenza del richiedente. Le operazioni di valutazione consisteranno, salvo casi particolari, in una visita presso lo studio del Consulente Tecnico nominato dal Giudice (CTU) e nella valutazione della documentazione medica allegata al ricorso. Dunque il richiedente dovrà sottoporsi a questa visita ed attendere la fine delle operazioni peritali con il deposito della perizia e la decisione del giudice. In caso di decesso della parte ricorrente avvenuto in epoca precedente alla visita medico legale occorrerà che gli eredi – naturalmente quelli che intendono accettare l’eredità- intervengano nel procedimento tramite il proprio Avvocato. Da questo momento in poti gli accertamenti tecnici – non essendo più in vita il richiedente-  non saranno effettuati più sul paziente ma solo sulla documentazione medica prodotta. All’esito della consulenza tecnica il giudice stabilirà se e da quando è dovuto il beneficio agli eredi, con i relativi arretrati. Se il decesso avviene, invece, dopo la visita e non ne viene data notizia nel processo, l’accertamento e l’eventuale concessione dell’indennità in favore de cuius sarà comunque a beneficio degli eredi che potranno richiederne il successivo pagamento all’INPS.

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