Talvolta il ritardo nel decidere se rinunciare o meno all’eredità comporta conseguenze a cui bisogna dare una risposta pronta.
Mio padre è deceduto 6 anni fa lasciando un immobile. In questo immobile vi abita mia sorella, la quale un anno dopo il decesso presentava denuncia di successione legittima. Nel frattempo mia sorella ha fatto molti debiti ed è indietro con i pagamenti per spese condominiali. Ieri è arrivato un decreto ingiuntivo esecutivo indirizzato anche a me, ma io non ho mai gestito l’immobile, non mi interessa ereditarlo dunque sono d’accordo che lo tenga mia sorella che vi abita da sempre, come posso fare per usire da questo impiccio?
Se non hai disposto per la riunncia all’eredità ed è stata presentata normale denuncia di successione ai fini fiscali(seguita da normale voltura catastale) è normale che l’avvocato del condominio abbia richieso ingiunzione anche contro di te in quanto il cespite risulterà trascritto a causa di morte anche in tuo favore. Tutto questo però non pregiudica la possibilità di presentare – se effettivamente non hai compiuto atti di gestione che importano accettazione – una rinuncia all’eredità. Infatti il diritto di accettare l’eredità – dunque di riflesso quello di rinunciarvi – si prescrive in dieci anni. Il consiglio pratico è di farti seguire da un legale che dovrebbe indirizzarti alla rinuncia all’eredità (presso la cancelleria del tribunale competente o da un notaio) e poi interagire con l’avv. del condominio affinchè quest’ultimo rinunci all’azione nei tuoi confronti e prosegua unicamente contro tua sorella. Se non si riesce ad ottenere una desistenza da parte del condominio non ti resta che rinunciare all’eredità e fare opposizione al decreto ingiuntivo.